01 marzo 2023
Il CEO A4X Engineering, Francesco Cosentino, ha relazionato sui risultati ottenuti dal progetto IHDG Dubai ed in sintesi riportiamo le sue conclusioni:
“Dal primo momento in cui ci siamo apprestati a scorrere i requisiti del sistema di Antenna IOT, abbiamo realizzato che, oltre ad avere specifiche di complessità per gli aspetti radioelettrici, il sistema presentava una evidente difficoltà progettuale, dovuta al grande numero di apparecchiature da integrare nel sistema nel rispetto di condizioni ambientali operative severe.
Un bel rompicapo ci siamo detti. Consci dell’immane impegno che avremmo affrontato nei mesi successivi, abbiamo, comunque, abbracciato il progetto, poiché non poteva andare diversamente: “Sono proprio queste le cose che ci piace fare”.
La prima regola è stata quella di segmentare il progetto, affidando gli sviluppi ai nostri migliori ingegneri e tecnici.
Sotto la supervisione del nostro Mentore, l’Ing. Claudio Giarrizzo, a cui, oltre che essere manager in Innovazione, è riconosciuta una consolidata esperienza nel campo dei sistemi di Telecomunicazione Satellitare, tutti gli aspetti tecnici e le fasi in ogni ambito del programma sono stati curati nei minimi dettagli: dalla elaborazione dell’idea di sistema del progetto, la definizione, lo sviluppo, la fabbricazione e al collaudo finale presso la Sede operativa della A4X a Catania.

La parte di sviluppo del Feed è stata affidata a Bruno Susinna, che ha curato il progetto meccanico e seguito la parte di progettazione RF, affidata alla Sicilsat di Pedara (CT), che di certo è una delle parti più complesse dell’intero progetto.
Questa prevedeva:
· Una porta in Banda S in RX in polarizzazione circolare
· Due porte in Banda Ku in RX polarizzazione circolare
· Una porta in Banda Ku Monopulse TE21 (lineare e circolare)
· Due porte in Banda DBS TX polarizzazione circolare
· Due porte in Banda Ka TX in polarizzazione circolare
· Due porte in Banda Ka RX in polarizzazione circolare
Per un totale di 10 Porte e 4 differenti bande di frequenza.
Gli aspetti legati al progetto di integrazione Meccanica è stata affidata ad Angelo Intile , Ingegnere Aerospaziale, che ha dato subito, un tocco di personalità alla disposizione degli apparati all’interno dell’ “hub”, ha sviluppato tutti i percorsi in guida e coassiali dal feed all’ “hub” ed ha trovato soluzioni innovative per l’ispezione e la manutenzione delle apparecchiature all’interno del Feed Cone.
Dando, inoltre, un bel segnale di freschezza all’ambiente.

Dieci porte feed corrispondono ad un gran numero di apparati, tutti con forme diverse, incastrati in modalità “Tetris” all’interno dell’ “hub” che alla fine è riuscito a contenere tutto (4 converitori, 2 TLT, un sistema di amplificatori Ku 1+1, un sistema di BUC + Amplificatori Ka 1+1, un pressurizzatore, un sistema di Brower/Heater per il feed, un quadro di alimentazione e controllo delle apparecchiature sotto UPS , un quadro per la gestione del sistema di deicer e … tante guide d’onda!).
A Luciano Distefano, anche lui Ingegnere Aerospaziale, è stata affidata l’analisi termodinamica ed il dimensionamento di tutte le apparecchiature deputate al riscaldamento ed al raffrescamento dei volumi del riflettore, dell’“hub” e del sub-riflettore.
Un complicato microsistema costituito da masse termiche variabili, estrazioni forzate che sfruttano la fluidodinamica nell’elaborazione di condotte d’aria e spoiler di deviazione. Anche in questo caso la confidenza con i sistemi di simulazione ha contribuito a realizzare un progetto ben studiato e che ha avuto diverse interazioni con l’uomo del “Tetris”.
La definizione del progetto d’impianto ha avuto diversi attori che hanno messo in campo le loro esperienze e le loro capacità per sgrovigliare una immane quantità di connessioni via cavo.


La parte elettrica e di segnali è stata affidata a Giovanni Susinna, veterano nel campo delle istallazioni di sistemi satellitari, che ha saputo realizzare, con sapiente dedizione, un’opera di sartoria impiantistica da far venire il mal di testa a chi, insieme a lui, ha dovuto etichettare tutti i percorsi e nominare ogni cavo sia in ingresso che in uscita. Nuova esperienza per Carminia Sortino che ha riscoperto in sé doti inaspettate.
Luigi Finocchiaro, Ingegnere Elettronico in telecomunicazioni, ha preparato le specifiche radioelettriche e la documentazione del sistema, curando tutti gli aspetti e le funzionalità, fino alla elaborazione dei manuali d’istallazione, manutenzione e d’uso. Ha presidiato tutte le fasi dei collaudi effettuati da Sicilsat, raccolto e strutturato la documentazione di collaudo ed i report per il cliente.
Fausto Baldoni ha confermato le sue doti di progettista di controlli, nello sviluppo della sua ACU, con funzionalità Monopulse, ha implementato il transito di tutte le segnalazioni ed i comandi dell’intero sistema. Ha seguito direttamente l’implementazione della “Motor Driver Unit”, curata dalla ditta ECORA di Messina, e presidiato i collaudi dell’intero sistema di tracking & Servo.

Nel processo di definizione, collaudo e debug dei controlli, il team è stato arricchito dalla presenza di Andrea Ferro, il più giovane degli ingegneri A4X, che con la sua carica di entusiasmo ha dato un forte contributo emotivo, oltre che un grande aiuto, speso a 360 gradi, anche in aspetti che non lo riguardavano direttamente.
La parte di coordinamento tecnico e la direzione hanno avuto un compito facilitato dalla preziosa e costante attività di distribuzione delle informazioni, nella gestione del processo degli acquisti e la configurazione fisica del sistema. Attività affidata all’ufficio Acquisti, interamente gestito dalla Dott.ssa Alice Trigila, che con la sua costante verifica dei tempi di approvvigionamento, in perfetto sincronismo con il cronoprogramma, è stato un elemento determinante.
Come di indubbia utilità la gestione finanziaria della commessa che Anna Moiseeva è riuscita a governare, rispettando i parametri di redditività, anche in questo caso, in perfetto sincronismo con il cronoprogramma.
Le prestazioni del sistema rispondono perfettamente agli obiettivi, tutti i risultati dei collaudi soddisfano i requisiti, le maschere di radiazione dell’antenna sono perfettamente conformi agli standard per queste applicazioni, con l’aggiunta di una facilità di installazione ed utilizzo che il cliente non ha avuto alcuna esitazione a riconoscerci.
Il risultato di questa interazione è stato di grande rilevanza, riconosciuto ed apprezzato dal committente e reso patrimonio di formazione di ognuno di noi.
A queste donne e a questi uomini va dato il mio migliore ringraziamento. “